Hall of Famer, vincitore di ogni trofeo esistente nella pallanuoto, incluse le Olimpiadi, Marco D’Altrui è uno degli ospiti più importanti dell’HaBaWaBa Plus U13, al quale partecipa come tecnico del Pescara. Gli abbiamo chiesto cosa ne pensa di questa prima edizione.

 

D’Altrui, l’HaBaWaBa Plus U13 funziona?

È un torneo molto interessante, specie per il futuro, anche perché credo che la Waterpolo Development abbia intenzione di aumentare le squadre nelle prossime edizioni. Già adesso, però, mi piace molto: la formula è giusta, si giocano tante partite e i valori delle squadre vengono fuori. Ci stiamo trovando davvero bene.

Cosa le è piaciuto di più?

La precisione degli orari e come sono allestiti i campi. All’inizio ero un po’ perplesso per alcune delle nuove regole, ma poi mi hanno convinto.

Una delle novità principali è il divieto di sostare per più di 5’’ in posizione di centroboa. 

È una norma che rende più equilibrato il torneo. Permette alle squadre che non hanno ancora giocatori con ruoli specifici di essere più competitive e assicura un gioco con più movimento e velocità. Inoltre una formazione che ha un centroboa fisicamente già formato non è avvantaggiata. Ho visto che tutte le squadre si sono adattate velocemente e anche i ragazzi si divertono con questo gioco più dinamico.

E i ragazzi del Pescara, si stanno divertendo?

Abbiamo perso le tre partite del girone, ma per crescere è meglio giocare partite difficili che facili. Quasi tutti i miei ragazzi erano già stati all’HaBaWaBa International Festival e sono stati contenti di tornare a Lignano Sabbiadoro. Oltre al torneo, per loro è piacevole ritrovarsi in un ambiente tanto bello come questo. Anche i genitori al seguito vedono i figli felici e sono contenti.

Tornando al torneo, le squadre più forti?

Il Barcelona, che era nel nostro girone, sembra di un altro livello.

 

Marco D'Altrui carica i suoi ragazzi prima di una partita dell'HaBaWaBa Plus U13

Marco D’Altrui carica i suoi ragazzi prima di una partita dell’HaBaWaBa Plus U13

 

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