Figlio d’arte, eredità pesantissima. Ci sarà inevitabilmente, prima o poi, chi si metterà a fare paragoni. Soprattutto se il papà non è stato un giocatore qualsiasi.

Stiamo parlando di pallanuoto, stiamo parlando in particolare di Giampiero Di Martire, anni 10, Tommaso Silipo, anni 9 e Alessandro Zizza, anni 10. Saranno tra i 1000 protagonisti della quinta edizione dell’Haba Waba International Festival, il più importante torneo Under 11 al mondo, in programma a Lignano Sabbiadoro dal 24 al 30 giugno con l’organizzazione dell’Associazione Waterpolo Development.

“Sarà una grande gioia veder giocare Tommaso, sarà una grande gioia vederli giocare tutti”, dice Carlo Silipo che sarà anche il testimonial della manifestazione: “Mi hanno detto che Haba Waba è una cosa meravigliosa, che i ragazzi si divertono da morire, in acqua e fuori”.

“In acqua mio figlio Giampiero fa l’esatto contrario di quello che facevo io, ed è un bene”, scherza Fulvio Di Martire. Il centroboa più longevo della storia della pallanuoto napoletana aggiunge: “Rispetto a me è più agile e più furbo, gioca da esterno, prenderà meno botte”.

Non è un centro neppure Alessandro Zizza, del quale mamma Maria Teresa dice: “E’ il clone di mio marito, gli assomiglia in tutto e per tutto”. Buon per lui, Paolo da giocatore è stato il prototipo dell’efficienza, della serietà e della correttezza tutte sotto la stessa calottina”.

Alessandro Zizza giocherà a Lignano Sabbiadoro con la Canottieri Napoli, Di Martire e Silipo junior nella formazione del Posillipo che comprende anche altri due figli d’arte, Emanuele e Gabriele Villani. Per loro eredità doppiamente pesante, e non perchè sono gemelli. Il papà è Fabio, giocatore di Volturno, Canottieri Napoli e Anzio; la mamma è Noemi Toth, campionessa olimpica con il Setterosa nel 2004.

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