Anche nel 2016 l’HaBaWaBa International Festival ha confermato di essere un evento straordinario, unico nel panorama dello sport giovanile internazionale. A dimostrarcelo sono anche le testimonianze che giocatori, allenatori, dirigenti e genitori ci stanno inviando, per raccontarci il “loro HaBaWaBa”. A seguire ne riportiamo alcune, consci di essere sulla strada giusta per lo sviluppo di questo incredibile evento.

Allo stesso tempo, la Waterpolo Development si scusa per alcuni ritardi in merito alle classifiche, causati da problemi di natura informatica che siamo certi di risolvere nella prossima edizione del Festival. Un inconveniente che non ha rovinato l’atmosfera magica dell’HaBaWaBa. Un’atmosfera che speriamo di rendere ancor più speciale nel 2017, per il decennale dell’HaBaWaBa International Festival.

 

Ildiko Szedlmayer, allenatrice del KSI: “C’è un altro modo di insegnare e allenare i ragazzi. Allenarli con amore, consigli positivi, senso dell’umorismo e ancora più creatività. Io ci credo, sono i miei partner nel mio lavoro. Siamo venuti all’HaBaWaBa per giocare, per imparare, per fare esperienza. Abbiamo vinto. È la cosa più grande che potesse accaderci. Grazie a tutti coloro che hanno organizzato l’HaBaWaBa per questi bambini”.

Daniele Bettini, allenatore del Bogliasco: Sono molto contento,  un’esperienza che volevo fare: mia figlia Dafne ha partecipato a quattro edizioni e finalmente sono riuscito a collegare tutti i suoi racconti. Ed è proprio così, meraviglioso. Una settimana dove non c’è nemmeno il tempo di stancarsi perché è un continuo organizzare, giocare, fare non c’è un momento di pausa. La settimana è volata, giorni di fuoco ma sempre con il sorriso sulle labbra. Abbiamo riso, sorriso, ci siamo commossi, emozioni che ti fanno appassionare a questo sport ed al gruppo a cui ho l’onore di appartenere”.

Zoltan Szabo, direttore tecnico dello Szeged: “Tutti dovrebbero vedere cosa accade all’HaBaWaBa. C’è un’atmosfera incredibile: squadre provenienti dal tutto il mondo, le famiglie dei piccoli giocatori in un posto bellissimo, un complesso sportivo, che si trova direttamente su una spiaggia. L’HaBaWaBa regala ad ogni bambino una grande esperienza e rende ogni squadra migliore. La finale è da Champions League. Le squadre vengono precedute dai loro inni nazionali e giocano in una piscina strapiena. E poi c’è la cerimonia di chiusura con i premi, i diplomi e le medaglie per tutti i giocatori”.

Marco Trucco, coach del Quinto: “Un’esperienza straordinaria per tutti noi. I risultati erano davvero l’ultima cosa in ordine di priorità, ma siamo soddisfatti anche di quelli perché c’è stata una crescita costante. Siamo stati bene insieme per sette giorni, un’occasione di crescita collettiva che ha visto anche tanti momenti di divertimento extra pallanuoto”.

La Sportiva Sturla (da Facebook): “Adesso si torna a casa, con l’emozione di un’esperienza indimenticabile per ragazzi e allenatori, pronti a rituffarsi presto in acqua!”.

I Muri Antichi (da Facebook): “Nessun rammarico ma solo grande gioia e divertimento per questa esperienza entusiasmante”.

Andrea Doria Genova (da Facebook): “Una settimana piena di emozioni, divertimento e soddisfazioni. Ogni ragazzo porterà a casa con sé il trofeo più importante, l’amicizia che è cresciuta lottando e stando insieme in questa settimana indimenticabile”.

Roberto De Gennaro, d.s. Latina: “A conclusione dell’evento ho chiesto ai bambini di dare un voto a questa settimana. Tutti, tranne uno, mi hanno risposto 10. L’unica voce fuori dal coro è stata quella di un bambino che ha dato come voto 11. Non c’è necessità dunque di raggiungere la vittoria in questa kermesse per rendere bambini/e felici e soprattutto motivatissimi a continuare questo sport. Tutto ti rimane dentro, girandola infinita di emozioni. Evviva l’HaBaWaBa oggi più di ieri, meno di domani”.

 

 

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