La partita tra gli U9 del Latina e i brasiliani dell’Abda Bauru lo appassiona come una finale olimpica. Perché Ratko Rudic vive da decenni la pallanuoto sempre con la stessa passione, non c’è differenza se in acqua ci sono dei fuoriclasse mondiali o dei bambini alle loro prime gare. Il leggendario allenatore croato quattro volte campione olimpico, c.t. del Settebello alle Olimpiadi del ’92, è sbarcato all’HaBaWaBa International Festival scatenando l’entusiasmo di allenatori e tifosi, ma anche degli stessi bambini.

“L’HaBaWaBa è l’inizio di qualcosa di importante – ci coach Rudic, che è anche consigliere della Waterpolo Development -. Qui nasce la passione: alcuni di questi ragazzi diventeranno giocatori, altri arbitri, altri ancora spettatori che resteranno appassionati. All’HaBaWaBa nasce la pallanuoto”.

Quant’è importante iniziare a giocare in questa fascia di età, tra i 6 e gli 11 anni?

Rudic in posa con la squadra del Latina Aquilotti U9

Rudic in posa con la squadra del Latina Aquilotti U9

È estremamente importante. È grazie all’HaBaWaBa se attualmente in tutto il mondo si inizia a giocare a pallanuoto a 6 anni. Adesso noi sappiamo che in questa fascia d’età i bambini sono capaci di memorizzare alcuni movimenti e di capire il gioco. Imparano a fare cose che eseguiranno automaticamente per il resto della loro vita. All’HaBaWaBa si gettano le basi per la pallanuoto del futuro. E poi non dimentichiamo l’aspetto culturale.

La possibilità di confronto con coetanei provenienti da paesi diversi. 

Lo sport è un elemento della società molto importante, come sottolineato anche dalla Carta Bianca dell’UE. Serve a sviluppare valori come la tolleranza e la solidarietà. Nello sport c’è sempre competizione, ma con essa il rispetto per l’avversario. A ciò si aggiunge la componente della salute: fare sport così presto aiuta a crescere bambini sani, con enorme risparmio per la sanità pubblica.

Lei ora è consulente tecnico della Croazia, medaglia di bronzo in World League pochi giorni fa a Ruza.

La Croazia ha giocato bene, è uscita solo ai rigori contro l’Italia. L’importante però è prepararsi bene per i Mondiali di Budapest. In realtà siamo stati sfortunati dato che Sandro Sukno, il nostro miglior giocatore s’è infortunato pochi giorni prima della Super Final. Non so ancora se giocherà a Budapest.

Come ha visto Italia e Serbia?

Il Settebello ha mostrato il solito gioco organizzato, ha fatto bene. La Serbia mi è sembrata appesantita: vedremo la sua versione migliore a Budapest.

Rudic durante una delle partite dell'HaBaWaBa International Festival 2017 (foto DeepBlueMedia)

Rudic durante una delle partite dell’HaBaWaBa International Festival 2017 (foto DeepBlueMedia)

A Budapest, nel Congresso Fina, si deciderà anche il nuovo regolamento della pallanuoto. 

Noi allenatori siamo sempre stati contro questa riforma per un motivo preciso: non è mai stata supportata da nessun argomento tecnico, nessun dato è stato raccolto riguardo a queste nuove regole. Penso che provocheranno solo danni alla pallanuoto.

Intanto il Cio ha già inserito i roster da 11 giocatori nel programma olimpico di Tokyo 2020. 

Bisogna chiarire che il Cio ha approvato quella che è stata una proposta della Fina. Ha ridotto il numero di pallanuotisti per inserire più gare di nuoto. È una decisione che fa male, alla quale la pallanuoto ha intenzione di opporsi. Possiamo anche collaborare con la Fina al cambiamento, ma non in questo modo.

 

 

 

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