La fame di pallanuoto di Daniele Bettini non si sazia mai. Terminata una lunga stagione alla guida del Bogliasco, squadra con la quale ha conquistato la salvezza in A1 maschile senza passare dai playout, l’allenatore genovese è sbarcato all’HaBaWaBa International Festival con la numerosa truppa del club ligure. Il Bogliasco, infatti, è al Villaggio Ge.Tur con 3 squadre e 31 ragazzini, guidati dai coach Luigi Boldrini, Giovanna Rosi, Virginia Boero, Elena Maggi e, appunto, Bettini, che allena il team U9.

“Questa è la mia prima esperienza all’HaBaWaBa – ci dice il tecnico bogliaschino -, mia figlia ha partecipato a quattro edizioni, ma non sono mai riuscito a venire. È una manifestazione pazzesca, incredibile per il numero di partite, con un’organizzazione perfetta: il Festival cammina come un orologio. Eppure se ne giocano di gare: solo ieri sono state 106”. Per Bettini tenere testa a un gruppo di ragazzini scatenati è complicato quanto allenare un team di A1. “Il paragone potrebbe reggere. Ma i bambini in fondo sono bravissimi: con noi ce ne sono 31, siamo una bella macchia blu e confusione ne facciamo. Ma ho capito che è questo lo spirito dell’HaBaWaBa”.

Da Lignano Sabbiadoro, Bettini è in costante contatto con il suo club, ormai abituato a vedere partire, al termine di ogni stagione, i suoi migliori giocatori: stavolta a salutare i liguri sarà il capitano Alessandro Di Somma, passato al Trieste. “Il Bogliasco non è una società tra le più ricche e, come è normale che sia, a fine stagione i giocatori che si sono distinti vengono contattati da altre squadre. Noi, però, siamo sempre lì con i nostri giovani, con la forza del nostro vivaio. Sono convinto che faremo un’altra stagione come quella scorsa, togliendoci ancora tante soddisfazioni, senza l’aiuto di nessuno. Rassicuro i tifosi: tranquilli, il Bogliasco c’è sempre”.

Sulla pagina Facebook dell’HaBaWaBa International Festival potete trovare il video con l’intervista a Daniele Bettini.

 

 

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